IVASS “RISVEGLIA” LE POLIZZE DORMIENTI, PAGATI 3,5 MILIARDI DI EURO
L’Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) pubblica l'indagine aggiornata (www.ivass.it/pubblicazioni-e-statistiche/pubblicazioni/altre-pubblicazioni/2018/Dormienti/index.html) sul risveglio delle polizze vita potenzialmente dormienti: quelle, cioè, di cui i beneficiari non erano a conoscenza. Sono state finora “risvegliate” 187.493 polizze, per un totale di 3,5 miliardi di euro, già pagati ai beneficiari o in corso di pagamento. L’attività è stata resa possibile grazie alle verifiche effettuate dalle imprese e inviate all’Ivass e al successivo incrocio dei codici fiscali da parte di quest’ultima con l’Anagrafe tributaria. Restano da indagare altri 900mila contratti, relativi per la maggior parte a polizze temporanee caso morte.
L’Ivass ha deciso di ampliare il perimetro di ricerca delle polizze dormienti, estendendolo anche ai contratti scaduti nel quinquennio 2001-2006 e a quelli, più recenti, scaduti nel 2017 e non ancora liquidati. In questo modo si arriveranno a coprire sedici anni di possibile dormienza. Per portare avanti questa attività, entro il 30 ottobre 2018 le imprese dovranno comunicare i codici fiscali all'Ivass.
Per verificare se un familiare deceduto aveva stipulato una polizza vita, si può utilizzare il Servizio ricerca coperture dell’Ania (http://www.ania.it/it/servizi/ricerca-coperture-vita.html) oppure rivolgersi all’intermediario assicurativo, alla banca o all’impresa di assicurazione di cui si serviva il familiare (scarica un facsimile su richiesta, www.ania.it/it/servizi/ricerca-coperture-vita.html). Per ulteriori informazioni: Contact Center consumatori dell’Ivass, 800 486661 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 14.30.