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ENTRO IL 30 NOVEMBRE LE DOMANDE PER APE SOCIALE E PRECOCI

Ci sono ancora pochi giorni a disposizione per presentare all'Inps l’istanza di verifica dei requisiti per l’Ape  sociale e la pensione anticipata con 41 anni di contributi per i cosiddetti lavoratori precoci, coloro cioè che possono vantare un anno di contribuzione da lavoro prima dei 19 anni di età. Chi matura i requisiti anagrafici e/o contributivi entro il 31 dicembre 2019, ha tempo sino al 30 novembre prossimo per presentare all’Inps la domanda di verifica.

Soggetti interessati. La legge, lo ricordiamo, richiede una preventiva domanda all'ente di previdenza volta a certificare che il richiedente versi in una delle condizioni che legittimano la concessione delle due prestazioni. In sostanza, possono godere delle agevolazioni:

1) i lavoratori dipendenti in stato di disoccupazione che abbiano esaurito integralmente l'ammortizzatore sociale  (la Naspi) da almeno tre mesi;

2) gli invalidi civili con un grado di invalidità pari ad almeno il 74%;

3) i soggetti che prestano assistenza ad un familiare disabile convivente da almeno sei mesi;

4) coloro che hanno svolto almeno sei anni negli ultimi sette oppure almeno sette anni negli ultimi dieci, mansioni cosiddette gravose;

5) coloro che svolgo lavorii notturni o usuranti. Queste ultime due categorie possono ottenere solo la pensione anticipata con 41 anni di contribuzione.

Al rispetto della scadenza del 30 novembre sono tenuti i lavoratori che non hanno potuto presentare l'istanza di certificazione all'Inps entro il 15 luglio 2019 (primo marzo per i precoci), ma che maturano i requisiti anagrafici e contributivi sopra descritti entro il 31 dicembre 2019; l'ultima finestra utile per l'anno corrente. L'Inps dovrà comunicare l'accoglimento con l'indicazione della prima data utile di decorrenza della prestazione (sempre che vi siano ancora  risorse stanziate), o il rigetto dell'istanza per il mancato possesso dei requisiti entro il 31 dicembre 2019.

Apisti e quarantunisti. Così nel gergo  giornalistico vengono definiti coloro che versano in tali condizioni possono chiedere l’Ape sociale, una sorta di assegno di accompagnamento alla pensione di vecchiaia (67 anni), a partire dall'età di 63 anni a condizione di possedere 30 o 36 anni di contributi, a seconda del profilo di tutela per il quale si presenta l'istanza. Oppure la pensione anticipata con 41 anni di contributi, riservata, come accennato a chi ha svolto almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del 19° anno di età, cui ora  va aggiunta una “finestra” di tre mesi.

Chi invece maturerà i requisiti nel 2020, potrà presentare l'istanza di verifica entro il 31 marzo, entro il 15 luglio oppure entro il 30 novembre 2020 (primo marzo e 30 novembre 2020 per i precoci). Secondo la bozza della prossima Legge di Bilancio, appena approdata in Parlamento, l’Ape sociale sarà infatti operante anche il prossimo anno. Mentre l'agevolazione per i precoci è già stabilizzata, e non ha quindi bisogno di una proroga legislativa al riguardo.

 

www.inps.it

Leonardo Comegna