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APE SOCIALE, SI CHIUDE IL 15 LUGLIO LA SECONDA FINESTRA PER LE DOMANDE

C’è tempo sino al 15 luglio per presentare all'Inps l’istanza di verifica dei requisiti per l’Ape sociale. Si tratta della seconda fase di monitoraggio delle domande, riferita ai lavoratori che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2021 e che non hanno potuto produrre la domanda entro il 31 marzo, perché non ancora in possesso dei requisiti richiesti. oppure perché ritardatari rispetto alla scadenza del 31 marzo. L'Inps avrà poi tempo sino al 15 ottobre per dare una risposta: accoglimento o rigetto dell'istanza. 

 

Di cosa parliamoL’Ape sociale offre la possibilità di mettersi a riposo prima del tempo, in attesa di maturare l'età per la pensione di vecchiaia (67 anni). I percettori di Ape sociale hanno diritto a un sussidio mensile il cui importo massimo è di 1.500 euro lordi (a carico dello Stato). Gli interessati sono coloro con almeno 63 anni d'età che versano in situazione di disagio economico. Ci sono ovviamente diversi requisiti da soddisfare, per esempio essere disoccupato, caregiver (cioè prestare cure a familiari disabili) invalido o lavoratore che svolge un lavoro usurante.

 

Soggetti interessati. La legge, lo ricordiamo, richiede una preventiva domanda all'Istituto di previdenza volta a certificare che il richiedente versi in una delle condizioni che legittimano la concessione della prestazione. In sostanza, possono godere dell’agevolazione:

1) i lavoratori dipendenti in stato di disoccupazione che abbiano esaurito integralmente l'ammortizzatore sociale (la Naspi) da almeno tre mesi;

2) gli invalidi civili con un grado di invalidità pari ad almeno il 74%;

3) i soggetti che prestano assistenza a un familiare disabile convivente da almeno sei mesi;

4) coloro che hanno svolto mansioni cosiddette gravose per almeno sei anni negli ultimi sette (oppure almeno sette negli ultimi dieci).

Per quanto riguarda le donne, è prevista una riduzione dei requisiti contributivi richiesti pari a 12 mesi per ciascun figlio, nel limite massimo di 2 anni (cd. Ape sociale donna).

 

Due domande. La procedura amministrativa per ottenere l'Ape sociale prevede la presentazione di una doppia istanza. La prima volta ad accertare preventivamente il perfezionamento dei requisiti richiesti entro il 31 dicembre dell'anno di riferimento, la seconda per ottenere l’accesso alla prestazione vera e propria.

La prassi Inps prevede che le istanze di verifica si possono presentare dal primo gennaio al 30 novembre. Ma è previsto un sistema di monitoraggio delle risorse disponibili (c'è infatti un vincolo annuo di bilancio), che potenzialmente penalizza i lavoratori che producono l'istanza più avanti nell'anno rispetto agli altri.

 

Il calendario 2021. Quest'anno per l'Ape sociale sono previste tre fasi di monitoraggio. La prima con riferimento alle istanze di verifica prodotte entro il 31 marzo 2021, cui l'Inps ha dato risposta entro il 30 giugno. La seconda con riferimento alle istanze prodotte dal primo aprile al 15 luglio 2021, cui l'Istituto dovrà dare una risposta entro il 15 ottobre. Infine una terza fase di monitoraggio con riferimento alle istanze prodotte tra il 16 luglio ed il 30 novembre 2021, cui l'ente dovrà rispondere entro il 31 dicembre. I termini di risposta dell'Inps hanno natura meramente ordinatoria: e ancora oggi molti lavoratori che hanno prodotto la domanda nel primo scaglione, non hanno ancora ricevuto comunicazione di accoglimento o di rigetto. 

 

Occorre affrettarsi. Il meccanismo di monitoraggio fa sì che la domanda sarà accettata solo a fronte delle risorse residue accertate con riferimento alle istanze prodotte nello scaglione temporale precedente. Pertanto, i lavoratori che soddisfano tutte le condizioni per produrre l'istanza di verifica entro il 15 luglio 2021 non devono, dunque, perdere tempo ed affrettarsi nella presentazione dell'a stessa.  

 

www.inps.it