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PENSIONE DEI LIBERI PROFESSIONISTI, CORSA ALLA BUSTA ARANCIONE

Liberi professionisti sempre più consapevoli della necessità di conoscere il proprio futuro pensionistico. Da una ricognizione effettuata dal quotidiano economico ItaliaOggi, si apprende che, grazie a strumenti telematici messi a disposizione da alcune Casse previdenziali sui propri siti, sono centinaia di migliaia all'anno le” simulazioni”, che in gergo vengono definite  “buste arancioni”.

Tra i primi ad aprire gli archivi ai propri iscritti c’è l’Inarcassa, che offre a ingegneri e architetti tre opzioni per stimare l’ammontare della futura rendita. Il professionista interessato (oltre 20.110 solo nei primi tre mesi del 2018) può infatti calcolare, indicando una data di pensionamento,  il valore della propria pensione anticipata, di vecchiaia o contributiva. Decidendo se ottenere subito il risultato, o visualizzare i redditi. Il sistema propone inoltre di inserire, anno per anno, l'ammontare dei contributi facoltativi e offre tre diversi scenari per il computo: “base”,  supponendo  che il tasso annuo di capitalizzazione sia uguale, nel lungo periodo, al tasso di crescita del Pil indicato dal Ministero del lavoro, “dinamico”, basato cioè su «una crescita più sostenuta del reddito,  e “ottimistico”, che prevede anche l'utilizzo di parte del rendimento del patrimonio di Inarcassa.

L'analisi della “busta arancione” per medici e dentisti (Enpam) mostra che, a voler sapere quanto s'incasseranno una volta dismesso il camice bianco, siano più liberi professionisti (Quota B), che dipendenti (Quota A). In prevalenza, è dai 60 anni in su che ci si interroga: per esempio, nel 55% delle oltre 96mila quantificazioni per la pensione anticipata della Quota A.

Simulazioni molto dettagliate  (in media, all'anno circa 5 per iscritto, per complessive 350.000 dal 2015 a oggi) sono quelle consentite dal sistema di calcolo dei dottori commercialisti iscritti alla Cnpadc (la Cassa di categoria). Esaminando i dati, si ricava che nei primi mesi dell’anno in corso la fascia anagrafica maggiormente interessata a determinare l'ammontare della pensione è quella 56-60 anni, con 7.400 calcoli eseguiti.

Opportunità pure per gli infermieri liberi professionisti iscritti all’Enpapi. Il software messo a disposizione dalla Cassa, che vanta, in un anno, più di 14.300 simulazioni (in media 36 al giorno) consente di variare il reddito, l'aliquota di versamento e la data dell'andata in pensione.  

L’intento dell'applicativo della Cassa forense (l’ente degli avvocati), che da gennaio 2016 ad aprile 2018 ha registrato ben 339.692 accessi, è di fornire “proiezioni specifiche su quello che ridarà ai propri iscritti il salvadanaio in cui si ripone il risparmio previdenziale, come del resto era stato annunciato durante il lancio dell’operazione.

www.inarcassa.it

www.enpam.it

www.cnpadc.it

www.enpapi.it

www.cassaforense.it

Leonardo Comegna