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IVASS: FRA IL 2012 E IL 2017 PREMIO MEDIO RC AUTO IN CALO DI UN QUARTO

Nel quinquennio 2013-2017 il premio medio rc auto è sceso di oltre cento euro (quasi un quarto) e si è attestato l’anno scorso a 425 euro per le vetture, il 5% in meno rispetto al 2016. Per i ciclomotori e motocicli il valore medio è pari a 268 euro, il 2% in meno nel confronto con il 2016. E’ lo scenario delineato da Salvatore Rossi, presidente dell’Ivass (l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) nella Relazione sull’attività svolta dall’Istituto nel 2017, presentata oggi a Roma.

“Nella  rc auto  sui costi è stato raggiunto un importante traguardo”,  ha sottolineato Rossi, “sono molto diminuite anche le disparità di prezzo sul territorio: per esempio, il differenziale Napoli-Aosta si è più che dimezzato, passando dagli oltre 400 euro del 2012 a meno di 200 lo scorso anno. Alla discesa dei prezzi ha contribuito la diffusione della “scatola nera”. Fra il 2013 e il 2017 le polizze con scatola nera sono passate dal 10% a oltre il 20% del totale, con punte nelle aree meridionali del 60%, portando così il mercato italiano in testa alle classifiche mondiali di diffusione dell’assicurazione auto connessa”.

La tutela del consumatore. L’Ivass ha raggiunto importanti risultati sul fronte della tutela del consumatore. “Sono state “risvegliate” quasi 190mila polizze vita dormienti (di cui cioè i beneficiari non conoscevano l’esistenza, ndr) con pagamenti, già effettuati o in corso, per oltre 3,5 miliardi di euro”, ha spiegato Rossi, “su altre 900mila sono in corso accertamenti delle imprese. L’Ivass sta lavorando con l’Autorità giudiziaria e la polizia postale per combattere l’abusivismo. Internet è piena di siti fantasma che fanno phishing assicurativo, soprattutto nella rc auto, ingannando i consumatori e distorcendo il mercato. I profili d’illiceità sono vari e vanno da reati gravi come la truffa e il furto d’identità all’esercizio abusivo della professione assicurativa. Siamo continuamente a caccia di questi siti. Ogni volta – ed è successo oltre cento volte in tre anni – che ne scoviamo uno, magari segnalato da un reclamo, avvertiamo l’Autorità giudiziaria e ci adoperiamo per farlo mettere offline il più presto possibile, facendolo anche sparire dai motori di ricerca; ci riesce in sette casi su dieci. Molti siti oscurati ricompaiono poco dopo sotto altro nome, facendo pensare a poche centrali criminali. Solo le Autorità inquirenti, cui continueremo a fornire segnalazioni e ogni possibile supporto, possono sradicare questa malapianta”.

I numeri del mercato. Nel 2017 sono stati raccolti premi per 132 miliardi di euro, in diminuzione del 2,5% rispetto al 2016. Per il primo trimestre 2018 si registra invece una crescita del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La flessione nel 2017 è dovuta al settore “vita”, quasi 3,5 miliardi di euro di minori ricavi. I bassi rendimenti che le compagnie possono offrire sulle polizze vita tradizionali, le rivalutabili ne hanno, infatti, ridotto l’appetibilità per la clientela. I premi raccolti su queste polizze sono stati di 63 miliardi, 10 miliardi in meno rispetto al 2016. La perdita è stata limitata dalla contestuale crescita delle polizze vita unit-linked, che pongono in tutto o in parte il rischio finanziario in capo al sottoscrittore.

In crescita, invece, dell’1,1% il settore danni, che ha interrotto il ciclo regressivo del settore iniziato nel 2012. “Persiste la sottoassicurazione nei rami danni non legati all’auto, si pensi alle catastrofi naturali o alle malattie”, ha sottolineato il presidente dell’Ivass, “l’innovazione tecnologica e l’aumento dell’offerta delle coperture potrebbero aumentare il tasso di assicurazione contro questi rischi. La domanda è in crescita”.

www.ivass.it