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IN ARRIVO LA PENSIONE DI CITTADINANZA DA 780 EURO AL MESE

Le nuove misure del reddito e della pensione di cittadinanza (previste dal decretone all’esame del Parlamento) sono dedicate a due diverse categorie di beneficiari. La prima riguarda le persone in età lavorativa, la seconda tutti gli over 67 sotto la soglia di povertà. Grazie alla pensione di cittadinanza, chi ha compiuto 67 anni può contare quindi su un reddito sino a un massimo di 780 euro al mese (se single, il sussidio è incrementato per ogni componente del nucleo familiare).

A chi spettaPotranno chiedere la pensione di cittadinanza i cittadini di almeno 67 anni che soddisfano tutte le seguenti condizioni:

1) sono cittadini italiani, europei o extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo;

2) sono residenti stabilmente in Italia da almeno 10 anni;

3) percepiscono una pensione inferiore alla soglia di povertà, pari a 780 euro mensili;

4) possiedono un Isee del nucleo familiare inferiore a 9.360 euro;

5) possiedono un valore del reddito familiare inferiore a 7.560 euro. L’importo è elevato sino a 9.360 euro per chi paga l’affitto ed è da adeguare col parametro della scala di equivalenza;

6) possiedono al massimo due immobili nel nucleo familiare, ma il secondo non deve avere un valore superiore a 30mila euro;

7) possiedono un patrimonio mobiliare familiare (conti, carte prepagate, titoli, libretti, partecipazioni…) non superiore a 6mila euro; la soglia è incrementata di 2mila euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo (5 mila euro per ogni componente con disabilità);

8) nessun componente del nucleo deve possedere autoveicoli immatricolati da meno di 6 mesi, o con cilindrata superiore a 1.600 cc e motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc. o imbarcazioni da diporto.

Tutte le pensioni. La pensione di cittadinanza sarà riconosciuta anche ai pensionati che oggi non ricevono l’integrazione al minimo, come coloro il cui trattamento è calcolato col sistema contributivo. Spetta inoltre anche a chi prestazioni di assistenza, come l’assegno sociale e l’assegno d’invalidità civile.

La misura. La pensione viene erogata sino ad un massimo di 780 euro mensili. Permetterà quindi di superare sia l’integrazione al trattamento minimo, che dal 2019 ammonta a 513,01 euro al mese, che le maggiorazioni sulla pensione, come la maggiorazione sociale e l’incremento al milione. Infatti, oggi la pensione minima, comprensiva d’integrazione al trattamento minimo, maggiorazione sociale e incremento all’ex milione di lire, arriva a circa 650 euro mensili. La differenza con la pensione di cittadinanza non è enorme, ma diventa rilevante nel caso in cui nel nucleo familiare ci siano più componenti.

La pensione di cittadinanza sarà però ridotta per chi è proprietario della prima casa e non paga l’affitto: la riduzione, in particolare, corrisponderà al cosiddetto affitto imputato e ammonterà a 150 euro mensili.

Chi paga l’affitto, invece, ha diritto a un incremento in misura corrispondente, entro il tetto di 780 euro al mese. Anche chi paga il mutuo ha diritto a un incremento del reddito pari a 150 euro mensili, entro il tetto di reddito di 780 euro. La pensione di cittadinanza sarà esentasse e non pignorabile.

La carta acquisti. In base a quanto reso noto sinora, la pensione di cittadinanza inizierà a essere liquidata dal 27 aprile 2019. Come previsto per il reddito di cittadinanza, anche la pensione di cittadinanza sarà erogata attraverso una carta acquisti.

www.inps.it

Leonardo Comegna