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IN ARRIVO IL BONUS DI 800 EURO PER LE FUTURE MAMME

Via libera al bonus di 800 euro riservato alle future mamme.  L’assegno, esente da imposte, è previsto dalla Legge di Bilancio 2017 e sarà corrisposto dall’Inps su domanda a partire da oggi, 4 maggio.  Dopo il mezzo passo indietro sul congedo parentale a favore dei papà (siamo gli ultimi in Europa su questo punto), arriva dunque una buona notizia per chi decide di avere un bambino. Il bonus “mamma domani” è finalmente una realtà, come annunciato qualche giorno fa dall’Inps con la circolare 78/2017.

A chi spetta. Il premio alla natalità è riconosciuto alle donne gestanti o alle madri che siano in possesso dei requisiti attualmente presi in considerazione per l’assegno di natalità già previsti dalla legge di Stabilità del 2014. Spetta alle donne residenti in Italia, comprese le cittadine non comunitarie in possesso dello status di rifugiato politico, alle quali è richiesto il possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo,  oppure di una delle carte di soggiorno per familiari di cittadini Ue.

Il bonus. L’assegno di 800 euro viene riconosciuto, in unica soluzione, esclusivamente per uno dei seguenti eventi verificatisi dal primo gennaio 2017:

1) compimento del settimo mese di gravidanza;

2) parto, anche se antecedente all’inizio dell’ottavo mese di gravidanza;

3) adozione del minore, nazionale o internazionale, disposta con sentenza divenuta definitiva;

4) affidamento preadottivo.

Come accennato, l’assegno non concorre a determinare l’imponibile Irpef ed è quindi esentasse.

La domanda.  La domanda va presentata esclusivamente in via telematica (è bene quindi farsi aiutare da un ente di patronato) dopo il compimento del settimo mese di gravidanza e va corredata della certificazione sanitaria rilasciata dal medico specialista del Servizio sanitario nazionale, che attesti la presunta data del parto. Se la domanda del bonus è presentata in relazione al parto, la madre deve autocertificare la data di nascita e le generalità del bambino (codice fiscale). In caso di adozione/o affidamento preadottivo - se la richiedente non allega alla domanda il provvedimento giudiziario (sentenza definitiva), abbreviando così i tempi di definizione della pratica -  è necessario che nella richiesta  siano riportati gli elementi (sezione del tribunale, la data di deposito in cancelleria ed il relativo numero) che consentano all’Inps il reperimento del provvedimento stesso presso l’Amministrazione che lo detiene.

Alla corresponsione del premio alla natalità provvede l’Inps nelle modalità indicate dal richiedente nella richiesta: bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con Iban. Il mezzo di pagamento prescelto deve essere comunque intestato al richiedente, anche nel caso di avente diritto minorenne, la cui domanda è presentata dal legale rappresentante.

www.inps.it