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NON TUTTI HANNO FIDUCIA NELLE VETTURE AUTOMATICHE

Le vetture a guida autonoma non si fermano. Sono molte - e a volte davvero fantasiose - le iniziative lanciate con l'obiettivo di perfezionare la sicurezza di questi veicoli, trovare nuovi ambiti di utilizzo e raccogliere le opinioni della gente.

Per il comparto, che è tenuto sotto monitoraggio con molta attenzione sia dalle compagnie, sia dagli assicurati, l'estate 2017 è stata colma di novità e notizie curiose. Come l'ok ricevuto da Samsung alla sperimentazione delle macchine automatiche in California, che si aggiunge all'autorizzazione ottenuta in Corea del Sud: nel Golden State, il gruppo asiatico si aggiunge a case automobilistiche storiche (come Volkswagen, Mercedes, Bmw, Ford, General Motors, Nissan Honda, Subaru e Tesla) e aziende tecnologiche (tra cui Google, Apple e Baidu).

Molto curiosa, invece, la partnership tra Ford e il brand americano di pizzerie Domino's, grazie a cui alcuni clienti riceveranno la loro margherita, o marinara, a domicilio: per gran parte del percorso, l'auto sarà guidata da un ingegnere, ma percorrerà gli ultimi metri del viaggio in modalità automatica. Perché questa scelta? A spiegarlo, Sherif Marakby, vicepresidente del settore auto autonome di Ford. “Non siamo ancora pronti per mettere vetture autonome sulle strade. Ma vogliamo cominciare a studiare le reazioni della gente”.

 

Il sondaggio

A tastare il polso ai futuri consumatori ci ha pensato anche Axa Winterthur, che ha commissionato, in Svizzera e in Germania, uno specifico sondaggio sul tema. I suoi risultati smorzano un po' gli entusiasmi degli appassionati di tecnologia sulla strada: il 50% del panel, infatti, non crede che un robot sia affidabile sulle strade e sia in grado di districarsi nel modo migliore nel traffico. Non per niente, soltanto il 33% degli intervistati elvetici (e il 25% dei tedeschi) è convinto che le vetture automatiche siano più sicure rispetto a quelle tradizionali. Ad avere più confidenza con le auto-robot sono gli uomini (i fiduciosi sono il 47%, contro il 22% delle donne) e i giovani fra i 18 e i 34 anni (50%).

Ma non è solo una questione di fiducia o di sicurezza: c'è anche il piacere di guidare, che è evidenziato dal 60% degli intervistati.


Il crash test

Se per quest'ultimo problema non si può fare nulla, le preoccupazioni sulla tenuta delle vetture automatiche sembrano infondate. Perché, a quanto sembra, le auto-robot sono più sicure di quelle tradizionali. Almeno secondo i tre crash test organizzati qualche giorno fa a Dübendorf dalla stessa Axa Winterthur. Le macchine con sistemi di assistenza alla frenata di emergenza – ha evidenziato la compagnia – fanno calare i tamponamenti (fra il 30% e il 69% in meno) e le perdite di controllo o sbandate delle macchine (-40%). Inoltre, ha ricordato Bettina Zahnd, responsabile infortunistica e prevenzione di Axa Winterthur, "circa il 90% degli incidenti ha cause umane. Sono certa che, grazie al progresso della tecnica e al perfezionamento di sensori e sistemi, la guida automatizzata faciliterà un forte aumento della sicurezza".

In ogni caso, se per le compagnie cambierà molto, per i clienti resterà tutto uguale. Almeno dal punto di vista assicurativo. "Andremo a verificare chi è il responsabile dell’incidente", ha spiegato Bettina Zahnd, "ma i nostri assicurati e i danneggiati non dovranno occuparsi di questi problemi, dato che ci penseremo noi in qualità di assicuratori. Le prestazioni in caso di sinistro sono comunque garantite". Tutto ciò che le compagnie possono fare è intervenire sulla leva tariffaria, come Axa Winterthur sta pensando di fare per i possessori di automobili. con sistemi di assistenza alla frenata di emergenza.

www.axa.ch